Roma - Roberto Loiola, amministratore delegato di Sirti, società leader nel settore delle reti e delle infrastrutture tecnologiche, fa il punto negli studi di askanews, offrendo un contributo importante alla discussione nel convegno Italia a Tutta Fibra, sullo stato dell'arte della banda ultra larga nel nostro paese. Partendo innanzitutto dal ruolo di Sirti:
"Sirti opera da quasi 100 anni in Italia ed in altri paesi europei, nella progettazione e costruzione di grandi infrastrutture tecnologiche. Quella della banda ultra larga è probabilmente la più importante in corso di sviluppo. Iniziata qualche anno fa, in pieno svolgimento e che prenderà ancora parecchi anni per il completamento. Abbiamo investito in innovazione e in persone, per poter realizzare questo progetto per i nostri clienti, essendo ormai arrivati a 4400 persone moltissime delle quali impegnate nel progetto della banda ultra larga. Che è un abilitatore per l'economia dell'intero paese, e per questo riteniamo si tratti del progetto cardine su cui investire, insieme ad altri grandi progetti infrastrutturali su cui siamo impegnati. In primis per esempio quello dell'alta velocità.
Da questo punto di vista le sinergie sono determinanti. In quali ambiti e settori si sviluppano le sinergie di Sirti:
"Noi la vediamo su quattro direttrici: quella ovviamente delle reti Telecom, quella dell'energia, delle reti per la bassa, media ed alta tensione che si sviluppano nel paese e con queste anche quella delle utilities del gas e dell'acqua. Poi quella del ferroviario ed infine quella dell'information technology e dunque della trasformazione tecnologica complessiva che accompagna le infrastrutture. Da un lato il mondo delle TLC è pervasivo rispetto alle trasformazioni che tutti i settori stanno attraversando. Dall'altro le sinergie, per esempio con il progetto a banda ultra larga con le quali utilizziamo le infrastrutture esistenti come quelle delle reti dell'Enel e delle retu energetiche, per portare avanti un progetto in fibra più sostenibile, a costo più basso e con meno impatto sociale, diventano fondamentali. Altre sinergie sono nel campo dell'utilizzo delle struttire di teleriscaldamento, come accaduto nella città di Torino, oppure quelle fognarie che abbiamo utilizzato a Milano e provincia. Sicuramente le sinergie tra vari settori infrastrutturali sono determinanti per un progetto sostenibile, di qualità e anche svolto con sicurezza e con affidabilità".
Questa nuova stagione di trasformazione dove ci porta? Quale lo State of the art non solo della banda ultra larga e delle sue applicazioni, in termini di maggior connessione e con ricadute effettive su reti, imprese, territori e sulla vita quotidiana dei cittadini?
"La trasformazione è epocale, le infrastrutture di cui abbiamo parlato prima sono un fattore abilitante ma in realtà la trasformazione che ha effetto sulla vita dei cittadini e sulla crescita economica di imprese e del paese è quella legata al mondo delle applicazioni, dei servizi. In tal senso l'Internet delle cose è sicuramente nelle sue varie espressioni il driver principale della trasformazione. E da un punto di vista delle reti, la creazione di reti 5G di prossima generazione sarà un driver altrettanto importante su cui stiamo attivamente lavorando con i nostri clienti".
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