Napoli - A Napoli un centinaio di genitori sono scesi in piazza per dire No allo sballo facile e alla diffusione tra i giovani di alcool e droga, dopo la tragedia della notte di Pasqua a Positano, in Costiera Amalfitana, dove un giovane napoletano, Nico Marra è morto cadendo da un dirupo in stato di alterazione, durante una festa in discoteca.
L'esame autoptico avrebbe rivelato la presenza nel suo sangue di un cocktail di alcol e sostanze chimiche.
Il corteo ha sfilato per le vie del centro della città fino a Palazzo San Giacomo, dove una delegazione dell'associazione "Donne per il sociale", che ha ideato la marcia, ha incontrato l'assessore comunale all'Istruzione, Annamaria Palmieri. I genitori chiedono alle istituzioni più controlli nei locali pubblici come l'alcool test all'ingresso e all'uscita e altri strumenti per tutelare la salute dei propri ragazzi. Patrizia Gargiulo è una delle promotrici dell'iniziativa.
"Non bisogna lasciare i giovani a loro stessi - ha spiegato - effettivamente si sta sbagliando qualche cosa e allora anche noi genitori dobbiamo porci delle domande e rivedere la nostra genitorialità, con l'appoggio e l'aiuto delle istituzioni e della scuola che, se anche non ha il compito di educare i nostri figli, può dare un supporto importante perché i nostri figli trascorrono molte ore a scuola".
Tra i presenti anche Maria Luisa Iavarone, mamma di Arturo il 17enne ferito gravemente da una baby gang nel dicembre 2017.
"Questo - ha detto - è il segnale di un patto intergenerazionale che sta saltando. Probabilmente ci troviamo di fronte a due generazioni che non riescono più utilmente a comunicare: adulti troppo impegnati a sentirsi giovani e giovani troppo impegnati a sentirsi precocemente adulti; probabilmente dobbiamo ricominciare a guardarci più serenamente negli occhi e capire che al centro c'è il tema della responsabilità adulta, questo è il motivo per il quale lanciamo una nuova iniziativa per il 27 maggio: corri contro la violenza, una gara podistica cittadina per ricreare il tema della responsabilità educativa adulta".
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