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La conquista del futuro: Apple vs Microsoft

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Pubblicato il 04/12/2015
Di Team Digital
La conquista del futuro Apple vs Microsoft

Versus, capitolo 2: Steve Jobs vs Bill Gates

Microsoft vs Apple


Fondate rispettivamente nel 1976 e nel 1975, Apple e Microsoft sono i due marchi tecnologici più famosi del mondo. Ovviamente come ogni buona competizione che si rispetti, si tratta di due filosofie di pensiero altamente “agguerrite” l’una contro l’altra. La rivalità tra i due Ceo, per la Apple Steve Jobs e Bill Gates per la Microsoft, è stata ben documentata nel corso degli anni.

Se da una parte il padre della mela ha condannato Microsoft nel realizzare “prodotti scadenti, di terz’ordine” (1995), la controrisposta arriva negli anni: “non c’è nulla in un Ipad che non trovo in un prodotto Microsoft” (2010). C’è chi giura che sia un susseguirsi di elementi copiati, chi invece vede solo un rinnovo continuo in cerca di migliorie che possano spiazzare e superare l’altro ed aggiudicarsi il primato della clientela mondiale. Le differenze ci sono, eccome. Innanzitutto differenze di visioni, di strategie: Bill Gates ha puntato sul software, su ciò che era considerato da lui il motore di tutto, puntando a definire gli standard del mercato per dominarne le strategie. Mentre Steve Jobs ha “scommesso” sull’hardware e soprattutto sull’importanza della riconoscibilità del prodotto, del marchio. Due modi antitetici di intendere il personal computer: «uno grigio, ottuso e spregiudicato, l’altro elegante, creativo e poetico». Due persone diverse anche nel modo di presentare al mondo i loro prodotti: jeans e scarpe da tennis per Jobs, con slogan umanistici, un approccio più imprenditoriale sia nell’abito che nei concetti per Gates.


Steve Jobs


Steve Jobs, nato nel 1955 da una ragazza madre e da padre siriano, viene dato in adozione alla famiglia Jobs con la promessa di fargli frequentare l’Università.

L’impegno è stato mantenuto e nel 71 viene iscritto ad una fra le più prestigiose Università del Coregon. Ma Steve vi resta poco, intenzionato a rendersi indipendente economicamente il prima possibile. L’unico corso che segue con vero interesse è quello di calligrafia: che gli risultò in seguito molto utile. I primi soldi guadagnati li ottiene lavorando in aziende che producono videogiochi. Ma la vera svolta avviene con l’incontro di un altro Steve ed i giorni passati a sperimentare in un “laboratorio” di fortuna del suo un garage. La loro grande passione per la tecnologia li porta alla realizzazione nel ’76 dell’Apple-1. Il loro primo originale progetto. Un calcolatore assemblato in una scatola di legno, dove appaiono i primi componenti destinati a diventare i simboli stessi di un computer: la tastiera ed il monitor.

Il nome viene dal frutto preferito di Jobs, Apple, una mela morsicata che diventerà il logo del nuovo prodotto destinato a diventare il più famoso nel mondo. Nasce in questo modo il marchio Apple, innestando il seme di una vera e propria rivoluzione che arriverà a dettare le regole del mercato mondiale dei personal computer. Inseguendo il sogno di produrre prodotti tecnologici all’avanguardia oltre che esteticamente molto belli, Jobs riesce in soli 4 anni a realizzare un’azienda quotata in borsa con un’offerta pubblica più alta di tutti i tempi. Steve Jobs ha capito che il design sarà il punto di forza da cui partire per il suo lungo viaggio verso il futuro.


Bill Gates


Bill Gates nasce anche lui nel 1955, cresce in una famiglia ricca, il padre era un prestigioso avvocato e la madre un’insegnante universitaria; cresce nel quartiere più “in” di Seattle . Da subito assorbe lo spirito competitivo. Determinazione ed ambizione: raggiungere il successo era per lui l’obiettivo più importante. Nel 67 la scoperta che gli cambia la vita: l’informatica, un mondo a cui avevano accesso pochissimi eletti. Il suo quoziente intellettivo era stato fin dai primi anni di scuola paragonato a quello di un genio (maggiore di 180!) e la sua voglia di modellare la materia informatica e quella tecnologica lo spinse a voler conoscere sempre più cose su quelle speciali macchine che ai tempi venivano utilizzate solo da ricercatori e scienziati: i computer. L’incontro con lo studente Paul, di 14 anni (due soli più di Bill) diede vita ad un software che consentiva la perfetta gestione degli orari di scuola e delle lezioni. Aveva solo 15 anni quando riceve il suo primo assegno come premio per il suo genio. Da lì l’idea di fare business prese sempre più il giovane Bill. Il talento era naturale e il fanatismo di affermarsi nel mondo diventava sempre più grande.

L’impero Microsoft che ha costruito, lo rende l’uomo più famoso del mondo, il re dell’industria del software, il primo a capire l’impatto che avrebbero avuto i personal computer nella vita di tutti.


apple-microsoft


Non è mai diminuita in nessuno dei due questa voglia di sovrastare l’altro e conquistare la vetta. Il derby dei due ragazzi del ’55 termina prima del previsto con un finale doloroso: Jobs è morto e Gates ha abbandonato la presidenza di Microsoft.

Solo nei mesi prima della morte di Jobs nel 2011, Gates in un’intervista chiosa così:” Non c’è nessuna pace da fare. Non eravamo in guerra. Abbiamo fatto degli ottimi prodotti, e la concorrenza tra noi è sempre stata una cosa positiva”.


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