Il tempo passa, si sa, ma da una certa età in poi, sembra volare.
Più si diventa grandi, più si invecchia, e più passa velocemente.
La spiegazione sembra essere molto semplcie e legata alle “prime volte” della nostra vita.
Infatti, il tempo passa in fretta perché lo misuriamo in riferimento agli eventi importanti e da ricordare della nostra vita.
Con l’andare avanti della vita e l’aumentare dell’età, diminuiscono le “prime volte”.
Le nuove esperienze diminuiscono, anche perché per i più arrivano le responsabilità e con esse alcuni impedimenti.
Il primo giorno di scuola, il primo bacio, la prima vacanza con l’amore della vita ecc…sono tutte cose che lasciano il segno e tendono a farci ricordare con più facilità quei momenti, quelle emozioni.
Senza questi eventi speciali i giorni e i mesi passano senza lasciare il segno.
Michael Wallach, psicologo del Massachusetts institute of technology, ha riscontrato che, se si chiede a un giovane di descrivere con una metafora il passare del tempo, il giovane sceglie immagini statiche, mentre se lo si chiede a persone mature, la scelta cade su immagini in rapido movimento.
Una ricerca du 499 persone tra i 14 e i 94 anni, portata avanti dall’Università Ludwig Maximilian di Monaco, ha mostrato che con il passare del tempo si ha sempre di più l’impressione che gli ultimi 10 anni della propria vita siano passati velocemente. Questa tendenza raggiunge il picco a 50 anni, poi non cresce ulteriormente.
Per quanto riguarda la valutazione degli intervalli brevi (Quanto velocemente sono passati questi ultimi dieci minuti), invece, non ci sono differenze rispetto all’età.
Tra i 20 e i 59 anni, però, è maggiormente percepita la pressione del tempo, che nel pieno dei propri impegni sembra non bastare mai.
