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Pubblicato il 31/05/2018
Di Team Digital

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AMENDOLA SOGNATORE NEL FILM “HOTEL GAGARIN”


In un film divertente e poetico come “Hotel Gagarin”, di Simone Spada, Claudio Amendola interpreta un personaggio romantico e sognatore. Si ritrova in un hotel isolato dell’Armenia: il progetto di girare un film è saltato ma quell’imprevisto, in quel luogo remoto, dà il via a trasformazioni, rinascite, incontri. “Il mio personaggio incontra una donna di un altro paese, con un’altra cultura, con un’altra lingua, con una grandissima incomunicabilità, ma riescono ad incontrarsi”.  “E’ una grandissima speranza quella dell’apertura agli altri, in un momento in cui ci chiudiamo sempre più e alziamo i muri e non facciamo i ponti”.


STREET CLERKS “COM’E’ ANDATA LA RIVOLUZIONE?”


È un ragionamento su una carriera lunga 10 anni, dai primi sogni alla popolarità raggiunta anche grazie alla tv, “Come e’ andata la rivoluzione?”, l’album del gruppo fiorentino Street Clerks, da 5 anni resident band del programma “Epcc – e poi c’è Cattelan” su Sky Uno. Ad anticiparlo, il singolo “Rivolù” ispirato a “Hey Jude” dei Beatles. “È una canzone che parla di quando avevamo 15 anni e i capelli colorati e volevamo fare la rivoluzione con la chitarra”. “E’ nostalgica, ricorda in modo positivo quegli anni, è anche un incentivo per noi ad andare avanti”.


“L’ARTE DELLA FUGA” TRE FRATELLI AD UN BIVIO FILM FRANCIA


Antoine è gay, ha un legame stabile ma pensa ad un’altra persona, Louis è innamorato di una donna ma sta per sposarsi con un’altra, Gérard, è stato lasciato dalla moglie e si lascia vivere. E nelle loro vite interferiscono due genitori invadenti. Sono i tre fratelli protagonisti de “L’arte della fuga”, la commedia del regista Brice Cauvin che dopo aver avuto un grande successo in Francia arriva in Italia.  Tre uomini in fuga, come spiega il regista: “E’ prima di tutto l’arte della fuga di Bach, mi piaceva molto quest’idea: il film è costruito un po’ come uno spartito musicale. Poi i personaggi, nella realtà, fuggono dalle loro responsabilità.


“VOLA ALE!” IL DISCO DI ARTU’


Un salto verso un mondo nuovo a conclusione di un percorso interiore: questo simboleggia già dalla copertina il disco “Vola Ale!” di Artù, nome d’arte del cantautore romano Alessio Dari. Un punto esclamativo per un artista che si propone come una persona nuova, libera di agire, scegliere e pensare oltre i preconcetti. “La canzone che più mi rappresenta è ‘Chicchi di caffè’ perchè parla di questo passaggio che ho fatto. Comincia con la frase ‘cambiano i governi’ ma io aggiungo che se non cambiamo noi non è un governo che ti può dare una mano o ti aiuta, come non è un Dio che ti aiuta se non lo fai tu da solo”.


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#1 - Episodio 1
10 Giu 2020 - 12:57
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