La società attuale sembra non fermarsi mai, giorno e notte, così anche molti e molte di noi si sentono in dovere di non fare mai una pausa e di vivere nella fretta, facendo tutto di corsa e al massimo delle nostre energie. Come mai però non riusciamo a fermarci anche quando il nostro corpo o la nostra mente ce lo richiede? Scopriamo alcune delle ragioni.
Fermarci ci fa paura: ecco perché
È molto spesso la paura di fermarci ciò che non ci permettere di prendere il giusto tempo e spazio per noi stessi e noi stesse. Abbiamo spesso bisogno dell’approvazione degli altri e quindi, in una società che non si ferma mai, essere performanti ci rende apprezzabili.
Questo è ciò che crediamo sottovalutando però il fatto che abbiamo bisogno di fermarci, non quando siamo esauste o esausti, ma prima. Riposarsi e rilassarsi dovrebbero far parte del quotidiano e non di un premio che possiamo avere solo se abbiamo dato tutto, anche perché vivere riposati ci farà di conseguenza agire meglio.
Rallentare però può anche far paura per un’altra ragione, ovvero quella dell’insorgere di alcuni pensieri che non vogliamo affrontare e che finché siamo occupati e occupate riusciamo a far stare nel fondo della nostra mente. Questo però crea un circolo vizioso che può persino portare al burn out o ad altre forme di disturbi psicologici, prendersi del tempo per dare spazio a questi pensieri significa anche legittimarli e usarli per capire cosa possiamo cambiare per stare meglio, sempre.
Quello che possiamo fare è iniziare con calma, questo vale anche per l’allenamento della nostra mente al silenzio e al riposo. Magari possiamo partire dal prenderci quindici minuti in più la mattina, oppure la sera, per sdraiarci e respirare con calma, oppure partendo da qualcosa di meno statico ma non troppo evitante come può essere la lettura.
Piano piano darci lo spazio giusto per riposare ci aiuterà a stare meglio sempre, rallentare non significa non fare.
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