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Un’ora dopo la morte rivivono gli organi dei maiali: lo studio degli scienziati di Yale è incredibile


Negli Stati Uniti, gli scienziati della Yale School of Medicine hanno recentemente ottenuto ottimi risultati dopo aver compiuto un esperimento fuori dal comune. I ricercatori sono riusciti a riattivare parzialmente le attività cellulari di vari organi del corpo di maiali morti. Gli animali erano infatti deceduti già da un’ora, quando i medici hanno iniettato loro la sostanza sperimentale OrganEx. Dopo sei ore dalla terapia, la conferma: le cellule del cuore, fegato, reni e cervello avevano ripreso a funzionare. Soprattutto, il cuore batteva e riusciva ancora a contrarsi.


 Il dottor David Andrijevic ha raccontato incredulo che durante lo studio nessuno del gruppo medico sapeva cosa aspettarsi, e che i risultati si erano rivelati realmente incredibili:


«Abbiamo anche osservato dei movimenti involontari del collo e della testa dei maiali durante l’esperimento ma non sappiamo esattamente perché, visto che erano sotto anestesia e non coscienti. È possibile che si siano conservate alcune funzioni muscolari in modo temporaneo».


Lo scopo principale di questa ricerca è quello di poter arrivare a contare molti più organi disponibili per il trapianto, regalando così la possibilità ai medici di trapiantare organi per più tempo dopo la morte.


Questo studio non è che il seguito di un esperimento precedentemente avviato nel 2019. In quella occasione infatti, da Yale erano stati selezionati 32 cervelli di suini morti. Iniettando BrainEx, soluzione simile a OrganEx, i medici erano riusciti a riattivare i neuroni degli animali, senza però ripristinare la loro attività elettrica.


La terapia è ancora molto lontana dall’uso negli esseri umani, spiega il bioeticista Stephen Lathan al New York Times, ma che questi risultati sono sicuramente un grande primo passo.


Photo: Julia Koblitz – Unsplash