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Triangolo delle bermude: nuove teorie spiegano il mistero

Resta fitto di incognite e domande irrisolte il mistero del Triangolo delle Bermude. Fonte di storie, bacino di supposizioni e ipotesi su quello che rappresenta uno dei punti più oscuri della navigazioni in quella fetta di mondo. Ma oggi arriva un nuovo studio a tentare di dare l’ennesima spiegazione di uno dei fenomeni che maggiormente incuriosisce gli appassionati del genere e non solo.



Un team di scienziati della University of Southampton, nel Regno Unito, ha trovato le colpevoli delle sparizioni nelle onde anomale di circa 30 metri di altezza che si formerebbero in quell’area. A quanto pare in quel triangolo appunto si creerebbero delle onde anomale e repentine in grado di inghiottire letteralmente qualsiasi cosa si trovi sul loro “cammino d’acqua”. Questa spiegazione potrebbe essere in linea di massima alquanto plausibile, considerando la zona geografica. In effetti in quella porzione di mondo i fenomeni atmosferici capaci di generare tali condizioni ci sarebbero tutti. Dunque onde anomale e devastanti.



Una sfortunata imbarcazione non avrebbe, dunque, nessuna chance di sopravvivenza, neanche qualora fosse di grandi dimensioni: secondo i ricercatori, potrebbe affondare nell’arco di due o tre minuti. E non lasciare alcuna traccia di sé.



Fonte foto: Pexel