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Se non riesci a lavorare è per queste distrazioni…

Lavorare in ufficio non sempre è bello, nasconde infatti delle insidie e dei lati negativi. Tra tutti: il collega chiacchierone. A quanto pare è proprio lui -presente in ogni posto di lavoro- al primo posto della classifica delle distrazioni maggiori in ufficio. A rivelarlo è un nuovo studio di Future Workplace commissionato da Poly nel quale sono stati evidenziati i motivi principali alla base della disattenzione sul posto di lavoro.



A essere distratto è il 99% del campione analizzato. Insomma nessuno riesce a salvarsi. Le distrazioni disturbano per oltre la metà la capacità di ascoltare, e il motivo principale è proprio il collega che parla a voce alta, nel 76% dei casi è proprio il compagno di stanza chiacchierone a causare i problemi maggiori. Il posto di lavoro e la tipologia di spazio preferiti cambiano, in base alla generazione di appartenenza. Chi appartiene alla Generazione Z e i Millennials preferiscono gli uffici open space, probabilmente perché si sentono produttivi in ​​ambienti rumorosi e tendono a collaborare più di altre generazioni, anche se sono proprio questi luoghi quelli più rumorosi. Proprio queste generazioni sono in grado di affrontare meglio il disordine, il metodo migliore: l’utilizzo di cuffie (il trentacinque per cento di Gen Z utilizza le cuffie per affrontare la distrazione).


Distrazioni a lavoro: la classifica


La classifica delle distrazioni peggiori in ufficio rilevata dall’indagine di Future Workplace:


1 – Colleghi che parlano al telefono a voce alta


2 – Festicciole aziendali


3 – Colleghi che parlano nelle vicinanze della propria postazione


4 – Videogame installati sul computer


5 – Suonerie di cellulari o notifiche di smartphone


6 – Animali domestici in ufficio



Fonte foto: Facebook