La psicologia moderna afferma che la mente tende a sprecare energie quando non riesce ad ottimizzare i pensieri. Quando si dedica troppo ad analizzare, a ripiegarsi su stessa in pensieri loop e quando si lambicca in sottigliezze.
Oggi si vive con l’acceleratore spinto al massimo e non c’è spazio per l’ozio e per i pensieri oziosi. Pensare troppo toglie tempo ed energie. Uno spreco dannoso e oltremodo inutile.
Alcuni disturbi mentali, teorizzati negli ultimi anni, sono considerati frutto dell’eccesso di pensiero. Il rimuginìo che non serve a nulla e che ci abbandona in preda a pensieri distruttivi ed inutili. Che ci fa bloccare, per meglio dire “fissare”, su pensieri non produttivi.
Pensare tanto e pensare male non ha nulla di romantico né di affascinante, ma è un’attività molto stupida. Il disturbo ossessivo-compulsivo è figlio di questo pensiero. Un pensiero che si fissa su idee e pensieri inutili e poco produttive. Idee fisse che ci rendono schiavi e ci bloccano.
Anche il disturbo più emotivo e corporeo che conosciamo, il panico, è frutto di un eccesso di riflessione e di consapevolezza deteriore.
La consapevolezza che qualsiasi segnale corporeo scatena mille pensieri che interpretano in maniera catastrofica la realtà. Pensare dunque di impazzire, di morire o di perdere il controllo.
Insomma nell’epoca in cui bisogna risparmiare su tutte le risorse, bisogna risparmiare anche sul pensiero. Pensare meno per pensare meglio…