Per dormire ci vuole fantasia, è il consiglio della psicologa Erin Leonard. Proprio lei infatti ha vissuto sulla sua pelle una patologia di cui è affetta una enorme fetta della popolazione. Le notti in bianco oltre a non far bene al nostro fisico, non aiutano neanche il cervello. Non riposare e non rilassarsi tende ad aumentare una serie di problemi al benessere generale.
Le tecniche per addormentarsi sono tante, contare le pecore non rientra tra queste, dalla respirazione in primo piano fino ad attività precedenti alla fase del sonno (la scienza sembra approvare anche lo sport prima di andare a dormire, non diminuirebbe il sonno ma potrebbe favorirlo per via della stanchezza generata dall’attività fisica). Di modi per addormentarsi ce ne sono molti, ma non tutti funzionano o non sempre sono efficaci.
Dopo anni di terapie e tecniche la psicologa ha deciso di sperimentarne e adottarne una tutta sua: basata sulla fantasia. Sognare ad occhi aperti è tra le attività che si compiono spesso nell’arco della giornata, una tendenza naturale usata dal cervello per far riposare alcune parti dell’organo. Perché dunque non sfruttare questa abitudine naturale per addormentarsi? E’ quello pensato dalla dottoressa. Ma come funziona la tecnica? La psicologa suggerisce tre regole utili a addormentarci rapidamente. Il sogno non deve essere serio. Più fantastichiamo di cose stupide e divertenti, meglio è. Le fantasie non devono essere realistiche. Non si tratta di una visualizzazione della realtà. Fare pensieri piacevoli ed attraenti. Devono essere immagini positive che ci piacerebbe vivere.
Dunque buon sonno a tutti!
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