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Niente lavoro per lui. Colpa del tatuaggio…

Si chiama Mark Cropp, ha 19 anni e cerca come molti altri un lavoro. Ma lui, neozelandese, ha un problema, ovvero quel tatuaggio che porta sul volto: ovvero, Devast8. No, approcciarsi a qualcuno con ‘Devastare‘ impresso sul volto, possiamo dire che non sia il massimo.

Un tatuaggio nato in prigione. Devast8 è infatti il suo soprannome, come lui stesso ha ammesso raccontando la sua storia:


È il mio soprannome, non un simbolo di affiliazione criminale. All’inizio doveva essere una cosa piccola lungo la linea del mento, ma tutto è andato a rotoli dopo che abbiamo bevuto un po’ troppo. Parte del motivo per cui sono come sono è l’essere cresciuto senza genitori, circondato da alcool e droghe, ma andare in carcere (dove si sarebbe fatto fare il tatuaggio) mi è servito a darmi una svegliata. Ero stufo di venire giudicato per il mio tatuaggio… così ho deciso di mettere quella foto su Facebook, per dire a tutti che sono anch’io un semplice essere umano, e che non devono giudicarmi per il mio aspetto. Il fatto è che reputo il tatuaggio parte di ciò che sono. Ma se tutto si riduce a questo, se per essere una persona normale e inserirmi nella società me ne devo liberare, allora lo farò.


Ad oggi Mark vive in un caravan, e sta ricostruendo il rapporto con la figlia, un po’ alla volta.


Niente lavoro per lui. Colpa del tatuaggio…




Fonte NZ Herald