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Lo stress da lavoro colpisce maggiormente gli italiani

Sono più della metà gli italiani che dichiarano di essere sottoposti a forte affaticamento lavorativo, una proporzione di quattro su dieci, classificandosi come i lavoratori più stressati di tutta Europa.

Tra crisi, riorganizzazioni e mole di lavoro è proprio il popolo italiano a percepirsi (a ragion veduta!) in cima alla classifica dello stress.

Questo quanto emerso da uno studio condotto dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, che ha profondamente analizzato lo stato stress-emotivo legato al lavoro, in tutte le sue categorie professionali.

Le cause sono principalmente dovute all’insicurezza del posto, alla forte disoccupazione che colpisce il nostro paese e alla mancanza di contratti stabili. Ma anche per chi non fa parte del precariato, i ritmi sono diventati troppo frenetici e sempre più spesso esageratamente competitivi. In particolare sette italiani su dieci dichiarano di subire forte stress per la mole di lavoro e per le riorganizzazioni degli assetti lavorativi. Mentre cinque su dieci lamentano la mancanza di collaborazione da parte dei colleghi o dei superiori.

Gli autori della ricerca sottolineano come si tratti più di “percezioni” dei lavoratori che di numeri statistici relativi a fatti verificati.

Ma il rischio che corrono gli italiani è di essere sempre più esposti a fonti di preoccupazioni che minano la loro serenità. La somma di tutto potrebbe indurli a sviluppare patologie più gravi rispetto ai lavoratori di altri paesi europei.