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L’impennata di Telegram: ecco le cinque funzioni che tutelano la vostra privacy

Telegram: se l’avete scaricato (assieme alle altre 350mila persone che quotidianamente scaricano questa app) è chiaro quale sia il motivo. Diciamolo senza indugi: privacy, privacy e – ancora una volta – privacy. Perché questo sistema di messaggistica diretto concorrente di WhatsApp, ha dalla sua un punto di forza non di poco conto: la tutela della privacy oltre, chiaramente, alla possibilità di inviare file fino a 1,5 GB (non pochi). Naturalmente a questo aggiungiamo la possibilità di inviare documenti, foto, video, stickers, bot etc…


A proposito di privacy, ecco qualche esempio su come Telegram vi aiuta a far sì che la vostra privacy resti tale.


1. E’ possibile creare chat segrete. “Menù, chat segreta…”

2. Nelle chat segrete i contenuti condivisi si autodistruggono grazie a un timer impostato direttamente da voi.

3. Prove compromettenti? Ecco cosa succede nella chat segreta che avete creato. “Le foto inviate con timer di autodistruzione breve (< 1 minuto) possono essere viste solamente tenendo premuto il dito su di esse — e invieremo una notifica a entrambi ogni volta che viene fatto uno screenshot”. Così dice Telegram.

4. Le conversazioni che normalmente hanno luogo su Telegram, vengono criptate proprio sui server della app, grazie ad una particolare chiave a 256bit.

5. Le conversazioni nelle chat segrete non passano per il cloud (a differenza di tutte le altre conversazioni) ma avvengono direttamente da dispositivo a dispositivo.