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La scienza conferma: l’abbiocco dopo pranzo è normale

L’abbiocco dopo pranzo può essere spiegato scientificamente. Se subite il classico attacco di sonno dopo aver mangiato, sappiate che è più che normale e un gruppo di studiosi sono riusciti a definirlo con precisione.


Non è la prima volta che uno studio scientifico spiega o sfata dei luoghi comuni. Vi avevamo già raccontato, ad esempio, che chi fatica ad alzarsi presto ha in realtà un’intelligenza più sviluppata degli altri o che la pasta di sera non fa ingrassare. Ora Francesca Bennet – programme manager presso la AXA PPP healthcare – ha pubblicato uno studio dove spiega nel dettaglio da cosa nasce l’abitudine della classica “pennichella” dopo pranzo – di solito verso le 15 – e perché è un bisogno più che normale del nostro corpo.


Perché abbiamo sonno dopo pranzo?


Quelli che ci inducono il sonno a quell’ora sono i cosiddetti “ritmi circadiani”, ovvero i ritmi che regolano diversi processi fisiologici, tra cui il controllo della temperatura, la produzione di ormoni e il giusto equilibrio tra il periodo di veglia e quello del sonno.



L’abbiocco post prandiale si manifesta indicativamente 12 ore dopo il cosiddetto “sonno profondo”. Vuol dire che se iniziamo a sbadigliare tra le 14 e le 15 significa che siamo andati a dormire intorno alle 23 e che abbiamo raggiunto il sonno profondo verso le due del mattino.


Abbiocco: non sempre è colpa del cibo


La professoressa Bennet ha anche sfatato il mito che i pranzi abbondanti siano strettamente correlati all’abbiocco. Se il nostro organismo deve impiegare più energie per la digestione si sentirà anche più stanco, è normale, ma spesso la cattiva alimentazione a pranzo è solo uno dei tanti sintomi legati ad uno stile di vita non regolare, con la conseguenza di uno sbilanciamento dei ritmi circadiani.


Insomma, un piccolo riposino dopo pranzo fa più che bene, è la scienza che lo dice!



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