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Introversi e estroversi ora sono più simili

Sono come il sole e la luna, il giorno e la notte. Diversi, diversissimi, opposti.


Eppure…una ricerca pubblicata su “Journal of Personality” dimostra che nonostante le differenze sostanziali, gli introversi e gli estroversi hanno un punto in comune.

Entrambe i tipi caratteriali non amerebbero socializzare a lungo. Anche gli estroversi, infatti, hanno una resistenza massima alla socializzazione di tre ore, poi esiste un’esigenza forte a rifugiarsi nel proprio mondo.

La ricerca ha seguito 48 studenti, sottoposti a sondaggi su sentimenti e comportamenti cinque volte al giorno per 12 giorni. Superati i 12 giorni, sono stati sottoposti a un test sulla personalità per “misurare” i “Big 5”, i cinque tratti di personalità (estroversione, amicalità, coscienziosità, stabilità emotiva, apertura mentale).


Ciò che è emerso dall’analisi dei risultati è che gli estroversi, durante una conversazione, si sentivano meno stanchi e più felici. Tre ore dopo, però, l’umore peggiorava sostanzialmente. Si sentiva l’esigenza di prendersi una pausa, esattamente come accade dopo un’attività che richiede attenzione e presenza mentale, come lo studio o il lavoro.


Proprio la necessità di prendersi una pausa sarebbe il punto in comune tra i due universi caratteriali “Per quelli che si sentono svuotati dopo un’intensa interazione sociale può essere d’aiuto sapere che questa reazione è più che normale – si legge sulla ricerca – e non implica che il soggetto in questione sia per forza un introverso o un pigrone”.