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Il lego, i lego o le lego? L’Accademia della Crusca risolve il dilemma


Il nome “LEGO” è un acronimo derivante dalle sillabe iniziali delle due parole danesi “leg godt” che in italiano si traducono con “gioca bene”. Trattandosi di un marchio, è un nome proprio usato come nome comune e quindi con lettera maiuscola, e nella nostra lingua è diventata di uso comune nel 1965, solitamente considerato come sostantivo maschile invariabile, ma nessun dizionario ha mai specificato se il termine può essere riferito al singolo mattoncino colorato o all’insieme delle costruzioni. 


Nel 2017 l’Accademia della Crusca ha risposto a un utente che chiedeva il corretto utilizzo del termine nella lingua italiana:


“Federico F. da Verona ci chiede se sia preferibile usare lego, inteso non come nome della nota azienda, ma come “insieme di pezzi plastici assemblabili”, al maschile o invece al femminile – si legge sul sito ufficiale – La stessa domanda ci fanno Alessandra C. da Cagliari, Paolino Z. dalla provincia di Vicenza, Mariangela M. da quella di Ancona, Cecilia F. da quella di Monza, ponendo una questione di numero: in dipendenza del verbo giocare è meglio usare il lego o i lego?”


Solitamente, la maggior parte dei casi predilige usare il termine al maschile plurale, mentre l’insieme dei pezzi assemblato dovrebbe essere chiamato “set”, come la stessa azienda danese specifica sul sito di LEGO Group. Sul dilemma si è esposta l’Accademia della Crusca, che scrive in risposta alla domanda dell’utente: 


“In lingua si gioca con il lego, con le costruzioni lego o con i mattoncini lego, ma la cosa veramente importante è che tutti i bambini possano continuare a giocare.”


E d’altronde, con tutti i bellissimi set che LEGO sta continuando a rilasciare mese dopo mese, è difficile riuscire a smettere di giocarci, sia da bambini che da grandi.



Immagine di copertina: LaPresse