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I consigli…

“Noi siamo ciò che ripetutamente facciamo”, sosteneva Aristotele.

Quante volte controlli il tuo telefono? Come ti senti quando per pochi istanti va via la connessione Internet?


Le frequenti e casuali occhiate lanciate ai nostri “telefoni” tutto fare, per controllare le email, i molteplici profili sui social e le varie notifiche, sono conosciute come “micro-interazioni”, nell’interfaccia uomo-computer.


E’ sconvolgente come il controllare, in un gesto quasi involontario e automatico, il proprio cellulare sia diventata un’abitudine, o forse potremmo definirlo meglio come un tic.

Uno studio condotto dall’Australia’s Sunshine Coast University ha stilato un codice di condotta per l’uso degli smartphones con lo scopo di aiutare turisti, e tutti coloro i quali non voglio che gli smartphone prendano il sopravvento nella loro vita, a godendosi un po’ di meritata pace ritrovando la privacy ormai perduta.


Ecco alcune regole del codice di condotta per ritrovare il vero e originale rapporto con la vita e gli altri:


Parla di più e messaggia dopo

O twitta dopo, o invia email dopo, la lista potrebbe continuare. Quante volte ci è capitato di sedere a tavola con amici o colleghi e trovarci improvvisamente tutti ammutoliti e imbambolati davanti ai magici schermi che sfoderiamo dalle nostre tasche e con i quali possiamo fare quasi tutto, ovunque ci troviamo e in ogni momento, anche quando potremmo socializzare nella vita vera, ad esempio con i nostri commensali.


Prenditi un giorno libero dallo smartphone

Abbiamo davvero il controllo di noi stessi? D’altronde ogni device ha il tasto off. Eppure, esattamente come ogni “smetto quando voglio”, anche in questo caso si cela un vizio che si trasforma in una dipendenza difficilmente guaribile. Questa tendenza si traduce con l’acronimo F.O.M.O., “Fear Of Missing Out”. Come potremmo mai riuscire a resistere alla tentazione di non poter replicare ad un commentato su un nostro post o a sbirciare l’ennesima notifica per l’invito ad un evento?


Via i paraocchi e lasciati andare

Se proprio devi usare il tuo smartphone per arrivare alla destinazione giusta, investi un po’ del tuo tempo per esplorare i dintorni. Puoi utilizzare varie app che danno la possibilità di fare nuove scoperte. Come Serendipitor che, sfruttando la meraviglia di trovare qualcosa inaspettatamente (da qui deriva il termine “serendipità”), ti permette di scoprire sulla rotta che hai inserito luoghi nuovi e ti incoraggia a girovagare piuttosto che correre dritto alla meta.

Pensa a quante conversazioni o incontri non sarebbero mai accaduti nella storia se ogni domanda fosse stata fatta ad un computer. Lasciati andare e perdi un po’ il controllo – letteralmente e metaforicamente – è il modo migliore per tornare ad essere curiosi di ciò che ci circonda e per cui non avremmo mai immaginato di voler conoscere.

Un codice di condotta non può risolvere ogni problema, ma può aiutarci a rompere gli schemi ed uscire dalle abitudini, ricordando che i momenti spesi bene sono molto diversi da quelli puramente riempiti.


Ti ci rivedi in queste cattive abitudini? Quale consiglio daresti?