Vivono di note, di musica, creano e compongono, sognano plachi, pubblico, tournée e vogliono ripetere in loop la loro canzone preferita, quella ritenuta essere il migliore brano di tutti i tempi. Sono i chitarristi.
Nella migliore delle ipotesi è curato e ben vestito, sicuramente perché fan dei Beatles, ma se si ispira ai Rolling Stones allora le cose potrebbero cambiare. Barba incolta e capelli lunghi, look trasandato .
Se poi è del filone più rock che va dai Ramones in poi, allora la situazione è irrimediabile: fiumi di birra, sudore e maglie nere con stampe dall’odore stantio che non passa.
Ma tu speri che cambi, dopo averti incontrato. Almeno nella qualità (soprattuto olfattiva) del look, o per lo meno che torni ad una vita più regolare, che non inizi di sera e finisca di mattina.
Nonostante ciò i sintomi della “chitarristite” colpiscono (ed affondano) più donne di quanto si possa immaginare. Una brutta “patologia”, affligge le donne di età compresa tra i 14 anni e l’immaturità eterna. I sintomi sono facilmente riconoscibili: il soggetto si innamora di qualsiasi uomo che suoni una chitarra. Se poi la suona sopra un palco, è l’inizio… della fine.
I chitarristi fanno parte di quella categoria di uomini che dovrebbero essere “di passaggio”, e condivisi con amiche altrettanto rock and roll, ma da tenere alla larga da qualsiasi forma di sentimentalismo che tanto non gli appartiene, a meno che non duri il tempo di una canzone da suonare e risuonare con la loro unica amata: la chitarra.