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Dal ‘selfie stick’ al corso di autodifesa!

Come fare di necessità virtù? Eccovi un esempio.

Sono sempre più le persone che usano il selfie stick, il bastone per farsi gli autoscatti con il proprio smartphone. Questi bastoni sono sempre più venduti perché danno la possibilità di scattare una fotografia decisamente più ampia. Si trovano in commercio con prezzi variabili: da cinque euro a salire. Da quelli semplici – il modello base – a quello ipertecnologico.

Ma la notizia vera è un’altra: è che questo “bastone” può diventare anche un valido attrezzo come strumento di autodifesa. E non è un caso se in Russia gli insegnanti di arti marziali hanno lanciato un corso di autodifesa utilizzando – appunto – il bastone per l’autoscatto.

Un corso per altro ben strutturato e dedicato – in modo particolare – al pubblico femminile: perché oltre all’utilizzo del “bastone”, non manca l’uso di pugni, calci e prese particolari. Tutto pur di contrastare un aggressore, sebbene – va specificato – questo bastone non è ben accetto dappertutto. Ci sono luoghi in cui il “bastone” è vietato: ed è anche vietato portarlo durante alcune manifestazioni.

Ma l’idea c’è: il selfie stick come strumento di autodifesa. Perché appunto, in caso di necessità sì, meglio far di necessità virtù.