Magazine RDS

Come accarezzare un bambino? Ce lo spiega l’Università di Oxford

Un modo dolce per far sparire ogni dolore ai bimbi è dato da una semplice carezza. Qualsiasi genitore ha accarezzato il proprio figlio sofferente per alleviarne il dolore. I genitori istintivamente questo gesto lo fanno senza pensarci su. Ma attraverso un recente studio, alcuni ricercatori della University of Oxford hanno potuto valutare scientificamente la potenza di una dolce carezza, studiandone gli effetti e svelando il segreto della carezza antidolorifica perfetta.


La carezza antidolorifica perfetta


Ricevendo il gesto affettuoso, si attivano dei neuroni specifici in grado di ridurre le sofferenze. I ricercatori hanno constatato che esiste un modo affinchè una semplice carezza risulti davvero efficace contro il dolore dei bambini. Una velocità specifica affinchè la carezza risulti efficiace in questo senso. Lo studio, condiviso sulla rivista Current Biology dal titolo “Stroking modulates noxious-evoked brain activity in human infants” mostra il risultato dell’esperimento.


Lo studio


Attraverso l’elettroncefalogramma si è monitorata l’attività celebrale in risposta a stimoli dolorosi (ad esempio una puntura), hanno notato la reazione celebrale di bambini prima e dopo aver ricevuto una carezza. La riduzione del dolore è dovita all’attivazione dei neuroni sensoriali sulla pelle (C-tattili) che permettono di minimizzare la sofferenza.


Secondo lo studio a carezza perfetta deve essere data ad una velocità di 3 centimentri al secondo, la stessa che in maniera naturale ed istinitiva i genitori danno ai propri figli nel momento del bisogno. Come ha spiegato l’autrice dello studio Rebeccah Staler:



“I genitori accarezzano istintivamente i loro bambini a questa velocità ottimale. Se riusciamo a capire meglio le basi neurobiologiche che offrono alcune tecniche, come il massaggio infantile, possiamo perfezionare i consigli da dare ai genitori su come supportare i loro figli. Il tatto sembra avere un potenziale analgesico senza il rischio di effetti collaterali”



Fonte foto: Pixabay