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Clausole pazze nei regolamenti? In caso di zombie, la clausola su Amazon decade…

Questa ci mancava, ma sapete come si dice: “La coda del diavolo s’annida nei dettagli“. E nei contratti ogni dettaglio è fondamentale. Guai a non leggerli! Ma nel contratto di Amazon (per il servizio Amazon Lumberyard, motore grafico gratuito offerto per i videogiochi) c’è anche questo, tradotto: “Questa restrizione non si applica nel caso in cui si verifichi un’infezione virale dilagante, trasmessa da morsi con fluidi corporali, e che causi il ritorno dal mondo dei morti i cadaveri umani in cerca di carne umana, sangue, cervello o tessuti nervosi da consumare, fino a provocare la caduta della nostra civiltà“.

Tutto vero. Si può trovare alla fine del comma 57.10 in questo regolamento (link) che – in parole povere – dice a noi tutti che sì, se mai fossimo invasi dagli zombie in pieno stile The Walking Dead, addio restrizioni. Una sorta di tana liberi tutti.

La pratica a onor del vero non è del tutto nuova. Già altre aziende hanno introdotto in passato clausole improbabili all’interno dei propri regolamenti, tutte per lo più divertenti (o quasi) e tutti con lo stesso fine: verificare se i clienti leggono con attenzione ogni singola clausola perché sì, il potere sta come sempre nella conoscenza.