Cambia la busta paga degli italiani, e cambia in modo evidente: addio alle detrazioni e assegni famigliari e ingresso dell‘assegno unico per i figli.
Poi c’è la modifica dell’Irpef e del Bonus 100 euro, noto ai più per essere l’erede del cosiddetto Bonus Renzi. Ebbene, dopo i cambiamenti, il Bonus per taluni è stato ridotto, mentre per altri sarebbe scomparso dalla busta paga. Questo perché molte aziende hanno deciso di aspettare ad inserirlo, per via di una meccanica di calcolo che appare tutto, fuorché chiara. Ma a chi spetta, dopo tutte queste modifiche?
Hanno diritto al Bonus 100 euro (integrale) tutti coloro i quali hanno un reddito al di sotto dei 15.000 euro.
Ma più in generale il Bonus riguarda tutte le persone che hanno un reddito massimo di 28.000 euro, anche se oltre i 15.000 euro il bonus verrà elargito in modo proporzionale grazie ad un calcolo che non sembra particolarmente fluido. Per intenderci: per chi ha un reddito che oscilla tra i 15.000 euro e i 28.000 euro, il Bonus viene riconosciuto a condizione che la somma delle detrazioni è di ammontare superiore all’imposta lorda. Con somma delle detrazioni si intende: familiari a carico, mutui, redditi da lavoro dipendente, assimilati e da pensione. A queste voci dobbiamo aggiungere anche spese sanitarie, spese per i lavori della casa (come ad esempio le ristrutturazioni) e infine anche le erogazioni liberali.
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