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100 giorni sott’acqua per battere un record: l’epica impresa di un ex sommozzatore è iniziata


Si chiama Joseph Dituri ed è un ex sommozzatore della Marina Statunitense ed ingegnere biomedico dell’Università della Florida Meridionale e forse un giorno aggiungerà alla sua biografia l’essere diventato l’uomo che ha vissuto più giorni sott’acqua.


Il 1° marzo ha dato il via alla sua epica impresa di vivere per 100 giorni totalmente sotto il livello dell’acqua in una vasca di 55 metri quadrati profonda 9 metri. Perché? Per battere il primato che fino ad oggi è detenuto da due biologi del Tennessee che nel 2014 sono riusciti a vivere sott’acqua per 73 giorni precisi ma anche per portare avanti le ricerche sugli effetti del vivere sott’acqua per l’essere umano.


L’epica impresa di vivere 100 giorni sott’acqua: come funziona


Innanzitutto, Dituri dovrà affrontare la pressione dell’acqua che, anche se soltanto per 9 metri di profondità, eserciterà sul corpo la sua influenza. Bisogna considerare che già a 9 metri di profondità la pressione dell’acqua è il doppio di quella gravitazionale terrena e questo andrà a modificare la pressione percepita dalle cavità corporee contenenti gas, come polmoni, orecchie e seni nasali.


C’è poi la mancanza di luce diretta, poiché, sebbene si troverà immerso in una vasca di vetro, la luce verrà filtrata dall’acqua. Il rischio è ovviamente quello della carenza di vitamina D e dello stravolgimento del ritmo circadiano di sonno/veglia che viene stimolato dalla presenza/assenza della luce solare.


C’è però una ragione più profonda nell’esperimento di Dituri che è quella di capire i meccanismi che le cellule portano avanti quando vengono sottoposte a una maggiore pressione. Pare infatti che le nostre cellule, quando esposte a pressioni maggiori, quintuplicano la loro proliferazione. Un effetto che potrebbe aiutare a capire come aumentare la longevità e prevenire le malattie dell’invecchiamento.


Il video che mostra l’inizio dell’esperimento




Prima di immergersi e iniziare l’esperimento, Dituri ha raccontato:


“Quindi, sospettiamo che diventerò super-umano. Molti dei miei fratelli e sorelle nell’esercito hanno subito lesioni cerebrali traumatiche e voglio imparare come aiutarli. So bene che la pressione iperbarica può aumentare il flusso sanguigno cerebrale e ho ipotizzato che potesse essere utilizzata per trattare lesioni cerebrali traumatiche. Suppongo che l’applicazione dei noti meccanismi d’azione della medicina iperbarica possa essere utilizzata per trattare un ampio spettro di malattie”.


Foto: YouTube.