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Welfare, Cuzzilla (Federmanager): defiscalizzare per innovare

Roma – La Legge di Bilancio ha tra i suoi punti di novità anche i premi di produttività attraverso servizi di welfare aziendale. Strumento utile per migliorare la produttività delle aziende? Askanews lo ha chiesto a Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager:


“Assolutamente sì, ma non solo il sistema delle aziende, riguarda anche il sistema del rapporto tra l’azienda e il lavoratore. Questo Paese deve cercare di innovarsi, noi da diversi anni abbiamo avviato delle best practices con Confindustria, Confapi, esempi come Fasi, Fondirigenti, Previndai. Questo significa dare al lavoratore tranquillità nella sua attività lavorativa in azienda. Ed è quindi chiaro che si devono defiscalizzare questi sistemi affinchè si possano poi avere risorse utile da investire. Se pensiamo che il servizio sanitario nazionale è un servizio eccellente ma non ce la può fare più, capiamo che il secondo pilastro deve necessariamente andare sulla sanità integrativa”.


“In materia di previdenza, di pensioni, non potremo che andare sul rafforzamento della previdenza integrativa – prosegue Cuzzilla -. Defiscalizzando e quindi avendo maggiori risorse si ottengono così due importanti risultati: uno è proprio quello di rimettere risorse, mentre sul fronte sanità e previdenza c’è un percorso di individuazione diretto su dove far convengere la propria previdenza integrativa. Poi anche in materia di lotta all’evasione, cosa c’è di meglio del fatto di dare spazio ai fondi sanitari integrativi laddove sei rimborsato solo se hai in mano una ricevuta? Oggi abbiamo quasi 10 miliardi di nero sulla spesa privata, tra i 40 e 60 miliardi sull’out of pocket, è chiaro che non c’è bisogno di fare grandi cose mentre è dimostrato che laddove le aziende hanno un buon sistema di welfare, anche su altri sistemi penso agli asili, ai voucher, è chiaro che si crea quel clima di competitività che oggi mancava”.