Magazine RDS

Video News 18/12/2015

Roma – Un “Parenthood” all’italiana. Dal 27 dicembre arriva su Rai1 “Tutto può succedere”, remake della serie tv statunitense di successo, di cui sono andate in onda sei stagioni, sulle vicende di una numerosa famiglia americana.


Nella versione italiana, diretta da Lucio Pellegrini, in 26 episodi che saranno trasmessi in 13 serate, si racconta la vita della famiglia Ferraro. Quattro fratelli molto diversi: il saggio Pietro Sermonti, la donna in carriera Ana Caterina Morariu, la scapestrata madre single Maya Sansa e l’eterno ragazzino Alessandro Tiberi, con un figlio che ignorava di avere. Tutti alle prese con problemi quotidiani, figli, mogli, mariti o compagni.


Una grande famiglia dove si litiga e ci si confronta, in cui si affrontano imprevisti, si parla senza troppi problemi di droga, si affronta la scoperta di avere un figlio con la sindrome di Asperger, fallimenti e delusioni, con linguaggio moderno. Un family drama, uno spaccato molto reale, che mette sempre al centro, alla fine, la famiglia unita.


Maya Sansa, una delle sorelle Ferraro, definisce la serie così:


“Con tanta voglia di autenticità, sia il lavoro dal punto di vista delle musiche, che della scenografia, della scrittura e della recitazione, è molto autentico. C’è un desiderio di far sentire lo spettatore completamente in un mondo reale”.


Ad aiutare i figli, ci sono i genitori Giorgio Colangeli e Licia Maglietta, nonni molto moderni. “Quello che ho cercato di evitare sono tutti i cliché e le ovvietà che sono in ruoli come madre, nonna, figlio, nipote, perché le persone sono altro, al di là di questo. Poi diventi anche madre, nonna, con le responsabilità dei ruoli ovviamente, ma si continua a essere donne e uomini con le proprie vite”.