Roma – Ventiquattro anni dopo il suo debutto in sala, torna il gorilla gigante King Kong, più in forma che mai e sempre con una piccola debolezza per quella dolce bionda in pericolo: è “Kong: Skull Island” (2017), la cui anteprima si è tenuta a Los Angeles. L’attore americano Samuel L. Jackson, alias colonnello Preston Packard, spiega:
“Credo che sia più grande, e ancora più bello, è una storia originale interessante e il film ci mostra perché abbiamo bisogno di grandi creature come King Kong”.
Ambientato nel 1973, il film vede una spedizione di reporter e soldati, guidata dall’esploratore Bill Randa (John Goodman), partire per una misteriosa isola nel Pacifico, ancora inesplorata. Una volta sull’isola il gruppo viene attaccato da Kong, un gorilla di 30 metri e 10.000 tonnellate.
Nel cast anche l’attrice Brie Larson, nei panni della coraggiosa fotografa pacifista Mason Weaver e il noto stunt Terry Notary, alias Kong, che ci spiega perché questo scimmione sia così importante:
“La sensibilità, l’emozione umana, il bambino, la persona che ha bisogno di qualcosa, quel desiderio che abbiamo tutti, quella necessità d’amore dentro un mostro. Credo che tutti possano identificarsi con questo”.
La pellicola, reboot del franchise di “King Kong”, una delle icone cinematografiche più famose al mondo, è diretto da Jordan Vogt-Roberts.