Crotone – “Questa legge nel 2011 è stata presa dalle Nazioni Unite come legge modello per tutto il mondo e in Italia non la conosciamo”: a parlare da Crotone è Guido Fanelli, professore ordinario di anestesia, rianimazione e terapia del dolore dell’Università di Parma, uno degli estensori della legge in questione: la 38 del 15 marzo del 2010 sulle “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”. Fanelli è fra i protagonisti del “NienteMale Roadshow”, un evento itinerante nelle province italiane per informare i cittadini dell’esistenza di una rete di assistenza a cui si possono rivolgere per trovare soluzioni contro il dolore.
“Il dolore che vogliamo combattere è il dolore benigno – spiega – il mal di schiena, quello che dura per mesi. Il 26 per cento degli italiani soffre di mal di schiena e colpisce la fascia di età produttiva. L’impiegato della posta, il professore, chiunque”
Per avere un’idea, il dolore oncologico rappresenta solo il 5 per cento del dolore cronico generale. “Sì il dolore da cancro, che sfortunatamente si automantiene, ma il nemico che noi vogliamo combattere è quello che colpisce chi deve essere libero di fare la spesa senza dolore. E’ un diritto a non soffrire”. Per combattere il dolore, secondo Fanelli, serve un cambiamento di mentalità sui farmaci: “L’Italia – spiega – è uno strano paese dove per qualsiasi cosa danno un Fans. Noi siamo i primi consumatori mondiali di Fans, 500 milioni di euro all’anno. Gli oppioidi 130 milioni di euro. C’è un’evidente discrepanza con il resto del mondo in cui è il contrario. Noi consumiamo pro capite, 1,67 euro di oppioide contro i 10 della Germania e i tre della Spagna. E’ un approccio culturale e di informazione, queste manifestazioni servono per divulgare tutto ciò”. “Qui – conclude Fanelli -c’è bisogno di coinvolgere Crotone e tutta l’Italia della periferia. L’articolo 32 della costituzione dice che il diritto alla salute vale per tutti sia per quello che abita a Crotone sia per quello che abita a Milano”.