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Telefono azzurro: smartphone ai figli non prima dei 14-15 anni

Roma – Smartphone non prima dei 14-15 anni e cellulari – meglio se di quelli vecchi e rudimentali – non prima degli 11 anni: sono i consigli di Telefono Azzurro sull’uso dei telefonini da parte dei minori, in tempi di cyberbullismo, hate speech, sexting e pornografia a portata di clic.


Il fondatore e presidente di Telefono Azzurro Ernesto Boffo, a margine dell’incontro a Roma “Insieme per un web più sicuro – Be the change: unite for a better internet”, in occasione del Safer Internet Day 2017, giornata mondiale per la sicurezza in rete, ha spiegato:


“Noi siamo contrarissimi all’uso del cellulare prima degli 11 anni – ha spiegato, sottolineando – Dobbiamo far sì che i ragazzi abbiano degli strumenti di comunicazione e di emergenza come cellulari tradizionali che devono in qualche modo poi diventare anche l’uso della rete attraverso il computer, condiviso con i genitori.


Lo smartphone non può essere uno strumento da dare ai bambini prima dei 14-15 anni. Questo è chiaro che va contro la tendenza opposta in cui il genitore dà al bambino il cellulare più nuovo e si tiene l’apparecchio più vecchio è come se in qualche modo il bambino dovesse correre in avanti”.


Per Caffo “molte volte gli adulti non conoscono questi strumenti e non sanno quello che possono fare e questo è un elemento su cui dobbiamo dare un senso agli adulti che devono evitare di essere trascinati da queste rincorse dei ragazzi alle nuove tecnologie”.