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Spazio, Nespoli: l’uomo condannato all’esplorazione del cosmo

Roma – Perchè andiamo nello Spazio? Perchè è importante che una nazione industrialmente evoluta come l’Italia lavori e sia fortemente presente nell’esplorazione spaziale? Lo spiega ad askanews l’astronauta italiano Paolo Nespoli, in occasione della presentazione della missione “Vita”, la terza di lunga durata dell’Asi, che a maggio 2017 lo porterà nuovamente sulla Stazione spaziale internazionale, vero laboratorio orbitante a 400 chilometri dalla Terra, lo spiega così ad askanews.


“Perchè andare nello Spazio oggi vuol dire prendere la nostra industria, i centri di ricerca, ed i nostri ragazzi, e stimolarli a fare qualcosa quasi impossibile, stimolarli ad avere dei sogni e lavorare affinchè questi sogni, con l’attenzione e dedizione necessaria si possano avverare – afferma Nespoli -. Lavorare per costruire qualcosa che dal punto di vista tecnologico sia performante e che vada oltre, ai massimi livelli mondiali, vuol dire imparare ed essere competitivi ed è importante che una nazione faccia questo lavoro. Così come è importante l’utilizzo e lo sfruttamento delle condizioni che ci sono sulla Stazione Spaziale per fare quelle ricerche che ci permettono di conoscerci meglio, di espandere le nostre conoscenze e perchè è importante su tutto esplorare. Come esseri umani siamo condannati a non essere soddisfatti di quello che ci sta attorno, a non essere soddisfatti delle nostre conoscenze, a voler fare di più per capire cosa c’è fuori dal mondo. Andare quindi a conquistare altri pianeti e sicuramente tra 1000 anni saremo fuori da questo mondo”.


Per Nespoli, “tornare nello Spazio con questa missione vuol solo dire fare quello che mi piace. E ritengo sia un utilizzo corretto delle risorse, perchè ho accumulato conoscenze e capacità nelle ultime due missioni, ed è importante proseguire per ottenere appunto un risultato migliore. Sono orgoglioso che l’Agenzia spaziale italiana e l’Agenzia spaziale europea mi abbiano dato questo incarico e non aspetto altro che andare nello Spazio, fare un pò come superman ma lavorare sempre per tutti”.