Roma – La riduzione del danno è uno dei temi centrali del meeting annuale della Society for Research on Nicotine and Tobacco, che si è svolto a Firenze. Kenneth Warner, Professor of Public Health presso la University of Michigan, ha spiegato cosa si intende precisamente con riduzione del danno: “Si tratta del tentativo di usare prodotti meno nocivi per sostituire prodotti che bruciano il tabacco, in particolare le sigarette. Questi prodotti alternativi sono molto meno pericolosi. Sono pensati per persone che non vogliono o non riescono a smettere di fumare”.
E se il fumo da sigaretta crea molti rischi per la salute, i prodotti alternativi per ridurre il rischio sono di varia natura, come ha illustrato Chris Wynne, Medical Director presso il Christchurch Clinical Studies Trust in Nuova Zelanda: “In commercio ci sono vari prodotti, ci sono quelli a base di tabacco ma senza combustione, ad esempio il tabacco da masticare, come lo ‘snus’ in Svezia, ma attualmente si sta lavorando anche molto e c’è molta ricerca in corso sulle sigarette elettroniche e anche sulla Piattaforma 3, di cui abbiamo parlato durante la conferenza”. La Piattaforma 3 di Philip Morris International è un prodotto che crea un aerosol di sali nicotinici.
Neal Benowitz, professore di Medicina, Bioingegneria e Scienze Terapeutiche presso la University of California, San Francisco, ha spiegato così i termini della questione:
“Si pone la domanda se, nel caso in cui uno non riesca a smettere di fumare, sia vantaggioso passare alle sigarette elettroniche. La risposta è che non ci sono stati studi specifici su questo, ma basandoci su quel che sappiamo sulle sigarette elettroniche, su quel che contengono e cosa rilasciano, il rischio sembrerebbe più basso”.