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Ryoga: quando lo yoga fa aggregazione a Roma

Roma – Hatha, Iyengar e Bikram: lo yoga può diventare quasi un’ossessione. Ma di stili ce ne sono tanti, più dolci o più intensi; per soddisfare la passione della pratica sono nate a Roma le palestre dedicate Ryoga pronte a inserirsi in questa nicchia di mercato. L’ultima ha aperto in Prati, nel rione della Vittoria che sta tornando una zona di moda.


Dietro a Ryoga c’è Marco Bernabé, imprenditore e lui stesso appassionato: “Nel mio percorso lavorativo ho vissuto in vari continenti e nei vari continenti ho provato lo yoga sotto vari punti di vista, in studi completamente diversi l’uno dall’altro. Rientrato a Roma ho cercato di mettere insieme tutte le cose che avevo visto sotto lo stesso tetto, chiaramente con il rischio di proporre una cosa che non sapevo ancora se sarebbe stata accettata”.


Ryoga, invece, è arrivato al terzo centro: tutti dotati di sale per esercizi particolari, pratica calda, saletta per trattamenti ayurvedici, pavimenti in parquet e iuta, attrezzature, elastici da parete e soffitto, docce e spogliatoi, insomma tutto quello che può piacere agli yogini sofisticati. Non solo; Ryoga ha l’ambizione di essere centro di aggregazione sociale per gli appassionati di questa antica disciplina indiana che punta a unire mente e corpo.


“Abbiamo cercato dei luoghi che permettessero di ridare un lustro a zone che l’avevano perso col tempo”, dice Bernabé: “sono zone molto popolate dove c’era bisogno di qualcosa di aggregativo; non il semplice ristorante ma qualcosa di nuovo che permettesse il contatto umano fra le persone. Vediamo che le persone prima e dopo la pratica si incontrano e si cambiano le loro storie, sostanzialmente.


Abbiamo visto che socialmente tutti i fruitori dei nostri centri hanno qualcosa in comune e riescono a trasferirlo alle comunità che ci sono intorno”.