Roma – Focus sulla protezione civile negli studi di askanews grazie al libro di Erasmo D’Angelis, esperto di tematiche ambientali e responsabile di #Italiasicura, la struttura di missione della presidenza del Consiglio sul dissesto idrogeologico, dedicato agli “Italiani con gli stivali”, che racconta storia, imprese ed organizzazione di quella è che una vera eccellenza nazionale partendo proprio dall’apporto fondamentale del volontariato. Un libro edito da Legambiente, con la collaborazione di Enel e Wind, che vedrà i proventi della vendita interamente devoluti alle popolazioni colpite dal sisma in centro Italia. Il volume è dedicato, in un commosso ricordo, alla memoria di Luca Spoletini, giornalista da sempre impegnato su questi temi anche in #Italiasicura e prematuramente scomparso.
“Il libro – dice D’Angelis – è un’omaggio a donne e uomini che anche in questo momento stanno lavorando nel dopo terremoto del centro Italia ma che ritroviamo sempre come protezione civile ovunque ci sia un incidente o anche un incendio, in occasione di terremoti come di alluvioni. Una vera eccellenza italiana, ed è una storia che racconta il meglio dell’Italia, che non è nè di un governo nè di un altro, non è nè di destra nè di sinistra, o di centro. La protezione civile è un patrimonio nazionale, che può certo migliorare ma oggi è una di quelle cose che ci fa sentire orgogliosi di essere italiani. Purtroppo soltanto nei soccorsi, perchè nella prevenzione abbiamo tanta strada da fare”.
“Italiani con gli stivali” racconta la storia del sistema protezione civile, che ha avuto sin dall’inizio al centro proprio la presenza dei volontari. Esperienza che è diventata sistema:
“Noi li abbiamo applauditi in occasione del post sisma nel centro Italia, abbiamo visto come hanno lavorato nella tragedia dell’hotel Rigopiano – aggiunge D’Angelis -. Certo, ci sono ritardi perchè la protezione civile è un sistema che ha una filiera e quando le filiere terminali non funzionano, ed un terzo dei comuni italiani non ha ancora la protezione civile con un evidente ritardo da recuperare, ci sono molti problemi. Dove invece le filiere funzionano, con un sistema in efficienza, allora lì si salvano vite umane”.
Determinanti dunque gli aspetti legati alla prevenzione:
“Dobbiamo uscire da un fatalismo medioevale, siamo un paese naturalmente vocato purtroppo ai disastri naturali. Per morfologia, orografia, geologia siamo un paese davvero a rischio ma siamo un paese che si può difendere bene. Lo hanno dimostrato etruschi, romani, in tanti passaggi della nostra storia abbiamo sempre inventato qualcosa per difenderci e purtroppo questa capacità è stata sempre usata molto da altri paesi. Noi abbiamo sviluppato i soccorsi, la protezione civile, mentre la prevenzione civile è questo terreno nuovo nel quale dobbiamo tutti entrare”.
“Nella nostra storia abbiamo vissuto tante tragedie che oggi devono farci voltare pagina. Ad esempio tra poco saranno disponibili gli incentivi del cosiddetto Sisma Bonus, che finora nel nostro paese non erano mai stati utilizzabili e che permetteranno ad un intero condominio, ovunque, anche per le seconde case o per le aziende, di mettere in sicurezza sismica ed energetica l’edificio con lo Stato che restituisce l’85 per cento dell’investimento. Ora o mai più, iniziamo ora perchè abbiamo oltre 6000 edifici in tutta Italia che possono crollare per un terremoto”.