Roma – I prodotti alternativi alle sigarette tradizionali (sigarette elettroniche o I-qos) sono stati introdotti in tempi relativamente recenti. Oltre alle questioni legate alla sperimentazione scientifica, per testarne l’efficacia per la riduzione del danno, c’è anche un problema regolatorio, sia a livello dei vari paesi che internazionale. Come trattare da un punto di vista legislativo o fiscale, queste alternative al fumo tradizionale? Ne abbiamo parlato con Tim Phillips, avvocato, direttamente impegnato nel settore come direttore Ec intelligence e già funzionario della commissione europea.