Roma – “Riteniamo che questa sia una barzelletta che se va in porto così non troverà applicazione”. Con queste parole il segretario generale della Confsal, Marco Paolo Nigi, ha commentato in un’intervista ad askanews l’ipotesi di un prestito per l’uscita anticipata dal lavoro. “Ma chi è quello che va in pensione tre anni prima e si carica un debito per venti anni? Per quale motivo dovrebbe farlo? – ha chiesto Nigi – Era tanto più semplice, direi quasi banale, fare un calcolo di una vita probabile da pensionato e anticipare di tre anni con una pecentuale dall’1 al 3% per tutta la vita”.
Secondo Nigi è sbagliato “giocare ad una lotteria su chi muore prima e chi muore dopo. In un paese non si può sperare che muoiano i vecchi per poter sperare di riparmiare i soldi della pensione. Questa – ha concluso Nigi – è una cosa veramente incivile”.