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Pensioni, Casalino (Cisal): bilancio Inps taroccato, buco non c’è

Roma – Il sistema pensionistico è sostenibile, non c’è alcun buco nel bilancio dell’Inps. Anzi, c’è addirittura un avanzo di 18 miliardi di euro. Il presunto disavanzo di 80 miliardi è solo il frutto di un “colossale imbroglio”, di un bilancio “taroccato” che mette insieme, impropriamente, spesa previdenziale e assistenziale. Lo dice Lucio Casalino, esperto di pensioni, già dirigente Inps e attualmente consigliere nazionale della Cisal e professore a contratto all’università Federico II di Napoli, in una videointervista ad Askanews.


L’analisi di Casalino parte dai dati esposti nel rapporto sul bilancio Inps 2013, realizzato dal comitato tecnico scientifico di “Itinerari Previdenziali” presieduto Alberto Brambilla, cui ha partecipato lo stesso istituto di previdenza. Il bilancio Inps 2013 riferisce di uscite per spese previdenza-assistenza pari a 269 miliardi ed entrate per contributi versati dai lavoratori di 189 miliardi.


“Da qui nascono le riforme e il percorso legislativo per abbassare le uscite rappresentate dalle pensioni – afferma Casalino – ma questo è un colossale imbroglio perché il bilancio da esaminare è solo quello formato dalla spesa per le pensioni, collegate ai contributi versati”. Il tema, secondo il professore universitario e rappresentante della Cisal, è quello di “separare la previdenza dall’assistenza. Dalla spesa globale, quella del bilancio ufficiale 2013 dell’Inps (269 miliardi) bisogna detrarre 98 miliardi, 55 dei quali per prestazioni non pensionistiche”.


Casalino sottolinea che i 98 miliardi da detrarre sono la somma dei 55 miliardi di prestazioni assistenziali e 43 di tasse pagate sulle pensioni. “La spesa inserita nel bilancio è il netto pagato ai pensionati – ricorda – non il lordo. Quindi, anche i 43 miliardi pagati in tasse vanno detratti. La sorpresa è che abbiamo un bilancio fatto da una spesa previdenziale di 171 miliardi a fronte di entrate per 189 miliardi finanziati dai lavoratori attivi. Pertanto – aggiunge – c’è un avanzo di 18 miliardi. C’era dunque necessità di fare nove riforme per abbassare le pensioni”.


Partendo da questo ragionamento, l’esperto di previdenza della Cisal lancia un appello al presidente dell’Inps, Tito Boeri, affinché promuova una vera operazione trasparenza nel Paese “per fare pulizia” nel bilancio dell’Inps.