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Pasticceria Cova Milano: il restauro fa splendere i suoi 200 anni

Milano – E’ stato un restauro minuzioso e rispettoso dei suoi 200 anni di storia. Dopo tre mesi di lavori, la pasticceria Cova ha riaperto i suoi locali milanesi, meta di turisti e clienti di lunga data. Dalle vetrine agli interni, l’iconica bellezza di questo caffè storico milanese è rimasta intatta: le calde tonalità dell’oro e del mogano si alternano ai velluti blu e agli specchi alle pareti, i colori primaverili delle confezioni pasquali occhieggiano dalle vetrine all’angolo tra via Montenapoleone e via Sant’Andrea, il bancone in mogano lucido e marmo italiano continua ad accogliere i clienti all’ingresso.


“Ci siamo ritrovati nella stessa casa e abbiamo riaperto la porta solo un po’ più freschi e ripuliti. E’ stato un bellissimo progetto dove l’obiettivo era conservare e fino fino abbiamo ripreso tutti dettagli, tutti le particolarità e le abbiamo solo ripulite”. Paola Faccioli, ceo di Cova, è entusiasta di quello che chiama il refresh della pasticceria, nata nel 1817 all’angolo tra via Verdi e Piazza della Scala e trasferita poi nel 1950 nell’attuale sede. Dopo questi tre mesi di lavori oggi la pasticceria, che è controllata dal colosso del lusso francese Lvmh, presenta però delle importanti novità: “Qualcosa di nuovo dovevamo alla fine proporre. Quindi ci siamo allargati di un’altra stanza che abbiamo soprannominato sala Nabucco e da qui si accede alla corte, il Cova garden questo spazio bellissimo del Piermarini adibito a salotto per il pranzo”.


Il Cova garden, con una paternità così nobile, come quella dell’architetto del Teatro alla Scala, è un vero fiore all’occhiello, una di quelle chicche della Milano nascosta che questo marchio storico della pasticceria di lusso riserverà ai propri clienti, milanesi e non. “E’ un marchio importante – ha concluso Faccioli – lo capiamo vedendo anche la reazione dei nostri clienti perchè conserva la tradizione che è tutta italiana. E siamo pronti per altri 200 anni”.