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Ombre sul referendum in Turchia, Erdogan: osservatori faziosi

Istanbul – I timori della vigilia sono stati confermati dagli osservatori internazionali: l’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) contesta la regolarit del referendum in Turchia che ha cambiato per sempre il volto del Paese dando poteri senza precedenti al presidente Erdogan.


“Il referendum ha avuto luogo in condizioni di disparità, i due schieramenti non hanno avuto le stesse opportunità – speig Cezar Florin Preda, a capo della delegazione di osservatori dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa – Gli elettori non hanno avuto informazioni imparziali su aspetti chiave della riforma e la società civile non ha avuto modo di partecipare”.


Inoltre alcune modifiche procedurali sul conteggio dei voti decise all’ultimo minuto, in particolare sui criteri per ritenere valide le schede, hanno “rimosso importanti salvaguardie”.


Accuse a cui Erdogan ha risposto con durezza dicendo agli osservatori dell’Osce di “stare al loro posto” e definendo le conclusioni faziose. Poi ha attaccato l’Unione europea, i cui leader hanno messo in chiaro che l’esito del referendum blocca i negoziati per l’ingresso della Turchia.


“Per 54 anni cosa ci hanno fare alla porta dell’Europa? Aspettare” ha detto Erdogan ventilando l’ipotesi di un referendum anche sull’Europa, mentre da oltreoceano gli sono arrivate le congratulazioni di Donald Trump.