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“Oltre 1 miliardo in 5 anni per risolvere problemi idrici Roma”

Milano – Risolvere i problemi idrici di Roma si può, ma servono almeno quattro o cinque anni e investimenti per più di un miliardo di euro. È la stima di Roberto Talotta, amministratore delegato della filiale italiana di Arcadis, leader mondiale nella progettazione e nella consulenza per le risorse idriche.


“Ormai il malato è dichiarato tale e finchè non ricomincia a piovere sarà abbastanza difficile riuscire a migliorare la situazione anche se riteniamo che i livelli di captazione, quindi la diminuzione del livello del lago, per come ad oggi ce li hanno presentati, non prevederebbero delle situazioni drammatiche per la tenuta del lago di Bracciano”, ha spiegato.


Secondo il dirigente della multinazionale olandese l’emergenza a Roma non è dunque ancora da allarme rosso, ma occorre che la politica inverta presto la marcia con interventi precisi. “Anzitutto cercare di allocare maggiori risorse economiche sull’ammodernamento delle risorse idriche, individuazione di bacini e aree di raccolta dell’acqua in periodi di pioggia, sensibilizzazione della popolazione alla riduzione degli sprechi e efficientamento della distribuzione all’interno delle case attraverso un maggiore utilizzo di tecnologie di software”.


Una ricetta basata sulle esperienze dell’azienda in 70 Paesi, alcune delle quali potrebbero essere utili anche per Roma. “In Cina – ha sottolineato – in una delle città più grandi che è Wuhan, abbiamo creato una serie di bacini attorno alla città per la captazione dell’acqua piovana e il successivo rilascio in periodi siccitosi e allo stesso tempo abbiamo lavorato sulla riduzione degli sprechi”.


Un caso da 6,6 milioni di abitanti che sarà replicato in altre 15 città cinesi.