Milano – “Adesso basta, e lo gridiamo con forza: sulla strage di piazza Fontana si sa tutto! E’ stata una bomba fascista, organizzata e costruita per portare caos, paura, confusione con la precisa volontà di portare il Paese alla deriva e probabilmente ad un colpo di Stato”. E’ questo uno dei passaggi più significativi del discorso tenuto dal presidente dell’Associazione delle vittime della strage di piazza Fontana, Carlo Arnoldi, nel corso della cerimonia di
commemorazione per il 47esimo anniversario del massacro compiuto
con una bomba il 12 dicembre 1969 alla Banca dell’Agricoltura di
Milano, in cui morirono 17 persone e altre 87 rimasero ferite.
Alla cerimonia ha partecipato per la prima volta in veste di sindaco, Giuseppe Sala che nel suo intervento ha sottolineato tra l’altro “ci sono dei momenti in cui questa Milano poliforme, fatta di tante cose, ti fa sentire fiero di essere sindaco e di fronte a questa piazza mi sento particolarmente fiero”, aggiungendo che “questo dolore che noi milanesi proviamo per piazza Fontana o per via Palestro, l’incapacità dello Stato di arrivare alla giustizia: è qualcosa che questa città onestamente non merita”.
“Oggi vorrei promettervi la mia determinazione nel far sì che la memoria non si perda – ha continuato il sindaco – vorrei promettervi che noi ci saremo nei tanti luoghi di Milano dove la memoria alberga e dove ai ragazzi si può ricordare quello che è stato. Vorrei promettervi che io sarò a fianco di tutti quelli come voi che della memoria fanno un elemento di forza per guardare avanti. Mi sento sindaco di tutti i milanesi – ha concluso – ma in questo momento mi sento il sindaco di chi è con me qua e che è la bella Milano”.