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Migranti, scintille tra Italia e Austria sul presidio al confine

Roma – “Vogliamo rimanere solidali soprattutto con l’Italia che in materia di politica migratoria dà prova di un atteggiamento eroico. Lo abbiamo detto, io e il primo ministro maltese, fin dall’inizio della crisi: la solidarietà è


d’obbligo”.


Sono le parole del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker intervenuto alla plenaria dell’Europarlamento di Strasburgo sui risultati della presidenza semestrale di turno maltese del Consiglio europeo, dov’era in discussione un nuovo “codice di condotta”, elaborato dall’Italia, per le Ong impegnate nei salvataggi nel Mediterraneo e nuovi finanziamenti per i rimpatri. Un intervento che ha avuto anche attimi di tensione quando Juncker, alterato per l’aula semi-deserta, ha dato dei “ridicoli” agli europarlamentari, suscitando la reazione del presidente dell’eurocamera, Antonio Tajani.


Tutto questo mentre in Europa s’infiamma il dibattito sull’emergenza migranti. L’Austria ha fatto sapere di voler rinforzare i propri confini sul Brennero, anche con l’utilizzo di truppe e mezzi blindati se necessario, per bloccare i migranti in arrivo dall’Italia. Una dichiarazione che ha mandato su tutte le furie il governo. La Farnesina ha immediatamente convocato l’Ambasciatore austriaco a Roma, René Pollitzer per chiarimenti in merito.


Anche il ministro dell’Interno, Marco Minniti si è detto “sorpreso” della presa di posizione austriaca e ha dichiarato che “se l’iniziativa non verrà corretta, comporterà inevitabili ripercussioni per Vienna”.


Il ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz, dal canto suo, ha ribadito che non solo è giusto ma necessario difendere i confini con l’Italia sottolineando che l’obiettivo generale dell’Europa in materia di migranti dev’essere la chiusura della rotta del Mediterraneo.


Sull’argomento è intervenuto anche il Commissario europeo per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos secondo il quale “è giunta l’ora per l’Europa di aumentare i rimpatri dei migranti a fronte di una situazione in Italia non più sostenibile”.