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Meung sur Loire, il Natale dei bambini con gli animali

Meung sur Loire, 13 dic. – C’è un piccolo robot che accoglie i bambini nel castello di Meung sur Loire, antica sede vescovile. Questo maniero nella vallata della Loira per il Natale si riempie di animali. Il proprietario è Xavier Lelevé: “Natale è la festa dei bambini, bisogna che ci sia un aspetto meravoglioso per loro. I castelli perdono un po’ la loro connotazione storica e diventano manieri di principi e principesse, è questo che sottolineiamo.


Di stanza in stanza il percorso segue le attività di una grande magione signorile, con lupi, gatti, anatre e cavalli a impersonare padroni e servitori, e i pannelli informativi a guidare la visita per far capire come ha funzionato il castello dal tredicesimo secolo ad oggi.


“E’ importante perché si impara divertendosi, che che la cultura sia divertente mi pare utile” osserva Lelevé. Tutto questo attraverso una miriade di oggetti antichi amorevolmente recuperati grazie agli inventari.


“Abbiamo la chance di avere archivi che ci permettono di capire il funzionamento di ogni stanza. Per esempio qui abbiamo un biberon del 1764. Esponiamo molti oggettivi della vita quotidiana per mostrare come sono evoluti e la grande adattabilità dell’uomo al mondo attraverso i secoli”.


Meung sur Loire è aperto tutto l’anno con la stessa vocazione didattica; per esempio con un percorso olfattivo a base di cioccolata nelle cucine e aromi negli antichi bagni per sviluppare un senso oggi attutito dalla vita moderna: “D’estate si può tirare con l’arco, si può venire in questa cucina a gustare ricette medievali; noi abbiamo una museologia immersiva, emozionale” prosegue Lelevé.


Recuperare un castello, per un privato, una sfida imponente, dettata anche dall’amore per il patrimonio. Lelevé spiega: “Questo castello lo abbiamo comperato nel 2010 quindi sei anni fa – arriviamo alla fine di una storia di 800 anni. Tutti questi castelli hanno un rapporto con le grandi casate europee che costituiscono una identità collettiva. Salvaguardarli significa avere una visione collettiva di questa Europa che oggi si frantuma per questioni di identità”.


Per maggiori informazioni, visitate i siti www.valdeloire-france.it e www.france.fr