Roma – Maria Paiato, in scena all’Eliseo di Roma fino al 21 maggio con “Play Strindberg” di Friedrich Durrenmatt, per la regia di Franco Però, parla del teatro romano che per lei rappresenta un’istituzione e della grande emozione che prova ogni volta nel tornarvi.
“Questo è un teatro in cui è molto bello tornare tutte le volte, Roma lo ama tantissimo” ha detto la grande attrice prima del debutto nello spettacolo che chiude la stagione dell’Eliseo.
“Dentro l’Eliseo si sente la storia del teatro, se non altro per le vecchie immagini e i manifesti appesi nei corridoi, fa effetto vedere nomi come Paolo Stoppa, Luchino Visconti, si sente un carico importante, è molto bello tornare qui, sempre”.
Paiato ha ricordato anche una serata particolare all’Eliseo: “Mi affiora così un ricordo di una serata in onore e memoria di Aroldo Tieri, che è stato un grande attore e qui con Giuliana Lojodice ha lavorato in tante commedie. Fu una serata piena di calore e affetto, tutto il teatro lo omaggiava. Io avevo lavorato da poco con loro, quindi è stato bello che potessi anche io, giovane, poter dire qualcosa di Aroldo. Parlare di Aroldo Tieri era parlare del “vecchio teatro”, quello prima della trasformazione che oggi si sente, ed è anche giusto, ma quel teatro lì rappresenta i nostri pilastri, è bellissimo”.