Roma, – “Roma soffre di una mancanza cronica di impianti che riescano a smaltire e a trattare quel milione e settecentomila tonnellate che ogni anno la città produce. La raccolta differenziata non riesce ad andare oltre il 40% e quindi c’è la necessità di avere altri impianti”. Così Riccardo Magi, segretario dei Radicali Italiani ed ex consigliere capitolino, in una video intervista ad Askanews.
“Nella giunta Marino – ha spiegato Magi – c’era il progetto di realizzazione di 4 ecodistretti con un investimento importante, che si sarebbe fatto nel corso degli anni, ma la giunta Raggi ha deciso di ritirare quel progetto e non ha sostituito a quella prospettiva alcuna altra prospettiva”.
Magi è stato molto critico nei confronti della giunta Raggi: “Dire che non si vogliono discariche, anche piccole e di servizio, e che non si vogliono termovalorizzatori e continaure a portare la spazzatura romana in altre regioni o addirittura in Austria e Portogallo a nostro avviso è da irresponsabili. Bisogna immediatamente mettere in campo dei progetti nuovi – ha aggiunto – altrimenti la città vivrà continue emergenze perché si regge su pochi impianti vecchi e obsoleti, che si rompono continuamente”.
Quanto al rimpallo di responsabilità con la Regione Lazio sul tema, Magi precisa: “In parte hanno ragione entrambi ma hanno anche grosse responsabilità entrambi. Alla sindaca Raggi spetta fare un progetto che consenta alla città di chiudere il ciclo dei rifiuti e non lo sta facendo, o almeno non in questo primo anno. È però anche vero che Roma è un comune e sopra ha una regione che ha poteri e competenze sovra ordinate. La stessa Regione Lazio da 4 anni non fa il piano rifiuti- ha ricordato Magi – tant’è che in quello esistente c’è ancora la discarica di Malagrotta, che è stata chiusa da Marino. Noi abbiamo chiesto al ministro dell’Ambiente Galletti che li convochi entrambi, perchè serve un raccordo interistituzionale, altrimenti rischiamo che su Roma e i rifiuti si inizi la campagna elettorale”.
E su un altro tema molto caldo nella capitale, quello dei trasporti, Magi ha spiegato la proposta dei Radicali per un referendum: “Stiamo preparando un referendum sui trasporti, che sono il problema più sentito dai romani”. “L’Atac ha oltre un miliardo di euro di debiti – ricorda Magi – serve rompere un monopolio pubblico con un affidamento diretto da parte del comune alla propria azienda e mettere a gara il servizio pubblico. Questo non significa penalizzare il ruolo dell’amministrazione comunale ma ridarle un ruolo strategico di programmazione del trasporto pubblico, di regolazione e di controllo. Questo avviene già in tante capitali europee ed è arrivato il momento anche per Roma”.
“Purtroppo – ha constatato il segretario radicale – nessuna forza politica vuole farlo e per questo serve un referendum tra i cittadini. Inizieremo a breve la raccolta firme, abbiamo avuto l’ok sul quesito da parte del comune e quindi nei prossimi mesi raccoglieremo 30mila firme dei romani per avere un trasporto moderno”.
Infine, sulla legge elettorale, Magi ha ribadito la posizione tradizionale dei radicali favorevole al maggioritario uninominale: “C’è da augurarsi che non sia vada incontro a uno scenario nettamente proporzionale, che sarebbe il peggiore. Luigi Einaudi – ha ricordato – ammoniva sul fatto che i sistemi proporizionali creano lo strapotere delle minoranze e irrigidiscono il sistema. Anche se siamo una forza politica piccola, questo scenario di frammentazione e ingovernabilità va evitato in tutti i modi”.