Roma – Si intitola “Mar sin orillas”, il mare senza sponde, la performance di Carlos Martiel, artista cubano che si è esibito a Roma, alla Galleria Rossmut, in memoria delle migliaia di vittime del mare. Ci racconta come è nata l’idea di questa performance:
“È un’opera che riflette sul tema della migrazione, uno dei temi costanti della mia espressione artistica e che riflette sulla triste statistica di oltre 23mila persone che tra il 2010 e il 2015 hanno lasciato l’Africa per approdare nelle nostre sponde e arrivare prive di vita. Sono rimasto per trenta minuti chiuso all’interno di una sorta di bara di vetro con all’interno moltissime mosche che si nutrono dei cadaveri, dei resti in decomposizione, in riferimento alle tante vittime che sono morte in mare”.
Carlos non è nuovo a performances così estreme. Come l’essere trafitto da alcune frecce sul corpo, o rimanere a contatto con il ghiaccio per diverso tempo. Tutte espressioni per riflettere sul tema dell’immigrazione. “In questa mezz’ora ho pensato al fastidio delle mosche sul viso, sul corpo; l’altro pensiero è andato ai migranti, che scappano dall’Africa, scappano dalle condizioni di guerra, di violenza, di povertà e hanno una meta che spesso non raggiungono. Critico fortemente le politiche xenofobe delle istituzioni perché spesso non c’è soluzione a questa fuga”.
Carlos utilizza il suo corpo per denunciare politiche xenofobe e di indifferenza delle istituzioni europee: “Voglio richiamare alla responsabilità l’Italia e tanti Paesi europei. Perché si è arrivati alla crisi della migrazione? Per delle politiche coloniali che non sono mai cessate nei confronti del continente africano e per delle strumentalizzazioni come la vendita delle armi. Chi vende le armi è l’Europa. Con le mie performances voglio richiamare alle proprie responsabilità l’Italia e gli altri paesi europei”.
E sulla situazione a Cuba dice: “E’ difficile essere artista ovunque, a Cuba c’è la possibilità per gli artisti giovani di vivere facendo l’artista. Il problema è legato ai temi. Quando tratti i temi politici, si cade nello scontro con il governo”.