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Il docufilm della polizia “Blink”, l’attimo prima dell’attacco

Roma – “Blink, segnali di pericolo imminente”, tecnicamente l “attimo che intercorre nel movimento del battito di ciglia”. E’ il docufilm della Polizia di Stato che si propone l obiettivo di sensibilizzare il poliziotto sull importanza di cogliere l attimo giusto nell analisi dell atteggiamento di un criminale e al tempo stesso l esigenza di svolgere con assoluta lucidità la propria attività operativa attimo dopo attimo.



Il docufilm è stato presentato a Roma e sarà proiettato nelle questure e nelle scuole di polizia per affinare le conoscenze specifiche sulla minaccia terroristica e consentire la massima divulgazione di possibili profili e “modus operandi” di attentatori.



“Blink” contiene testimonianze dei maggiori esperti della lotta al terrorismo come il direttore della Polizia di Prevenzione, Lamberto Giannini, che spiega:



“L’attimo che ci permette di poter sventare un attentato o esserne vittime è un attimo che va colto, va colto con l’attenzione che deve essere mantenuta sempre in tutto il servizio, che è veramente un momento quello che si può cogliere”.


Il criminologo Massimo Picozzi spiega:



“Il linguaggio del corpo è la nostra chiave di accesso per decifrare i comportamenti potenzialmente aggressivi. Ricordiamo che in una comunicazione potenzialmente normale il 60% passa attraverso il nostro corpo, lì dobbiamo andare a cercare i primi indicatori”.



Nicola Barbato, poliziotto ferito gravemente in un’operazione anti-racket a Fuorigrotta, Napoli, nel settembre 2015; nel frattempo si trova in carrozzina:


“Ragazzi, non deve esserci quell’attimo, specialmente quando si è in servizio, una divisa addosso, quell’attimo non deve esserci, mai perdere quell’attimo, specialmente i ragazzi giovani, lasciate stare il telefonino, quell’attimo del telefonino potrebbe essere fatale”.