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Glauco Mauri: il fatto tecnico ha ingrigito sensibilità dell’uomo

Roma -“Se io penso a volte che c’era gente senza televisione, che per andare da Atene a Sparta occorreva un viaggio di giorni, mentre oggi serve mezz’ora. Il fatto tecnico ha un po’ appesantito, ingrigito la sensibilità dell’uomo ed ecco perché bisogna faticare di più. D’altra parte tutte le cose belle meritano fatica, anche l’amore, anche il rapporto amoroso, non può non incontrare delle piccole difficoltà. L’Edipo oggi come oggi è invitare la gente attraverso la commozione di una storia a porsi delle domande”: ad affermarlo è il grande attore pesarese Glauco Mauri, intervistato nei camerini del Teatro Eliseo, dove è in scena fino al 12 febbraio con “Edipo Re – Edipo a Colono”, un progetto che unisce i due capolavori della storia dell’uomo scritti da Sofocle e riportati in scena vent’anni dopo dalla compagnia Mauri-Sturno. Andrea Baracco firma la regia di Edipo Re (interpretato da Sturno), Mauri quella di Edipo a Colono, di cui è anche protagonista.