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Giovani millennials o bamboccioni? Due su 3 pessimisti sul futuro

Roma – Due giovani su tre non sono ottimisti se pensano al loro futuro. Tra i principali fattori che frenano il dinamismo del nostro Paese ci sono la corruzione, l’inadeguatezza della classe politica e la scarsa efficacia della giustizia. È il quadro emerso da uno studio effettuato da Adrio Maria de Carolis, amministratore delegato di Swg e Skuola.net, presentato durante il dibattito “Millennials o Bamboccioni. La Scossa dei giovani”, promosso dall’associazione La Scossa, nella sede dell’associazione Civita, a Roma.


Il presidente de La Scossa, Michelangelo Suigo: “Spesso sentiamo dire ai nostri ragazzi, ai millennials, lascia perdere che è meglio, forse sarebbe il caso di lasciarli un po’ più fare e di dargli un po’ più di coraggio, e motivazioni; con l’iniziativa di oggi si può forse provare a invertire quel trend in base a cui attualmente due terzi dei ragazzi vedono con pessimismo il futuro, diamogli un po’ di coraggio e di fiducia”.


Cambia la prospettiva per le nuove generazioni, che sono cresciute con nuovi valori e pensano in termini globali: le analisi della Harvard Business School ci restituiscono laureandi che scelgono startup altamente tecnologiche con al centro la sostenibilità e il benessere personale. Cambia il lavoro e la sua geografia, molti si creano la propria strada.


Ma cosa dovrebbero fare i giovani d’oggi? “Mettersi in gioco, non dare nulla per scontato, provare, anche sbagliare, perché non è vero che la caduta produce solo danni, può anche dare nuove energie, slancio e insegnamento”.


Presenti al dibattito anche lo scrittore e docente Luiss, Francesco Delzio, Anna Ascani, presidente dell’intergruppo dei giovani parlamentari, Giacomo D’Arrigo, direttore dell’Agenzia nazionale giovani e Marco Gay, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria.