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Giordania, primi segnali di ritorno dei turisti italiani

Milano – Dopo un periodo non facile la Giordania volta pagina e si prepara ad accogliere di nuovo i turisti italiani, abituali frequentatori di questo angolo di Medio Oriente. Lo indicano i primi segnali e lo conferma la presenza per la prima volta alla Bit, la Borsa internazionale del turismo in corso a Milano, di Abdel Al Razzaq Arabiyat, direttore generale del Jordan Tourism Board, ente nazionale per il turismo della Giordania.


“E’ la mia prima volta qui in fiera perché credo fortemente che il mercato italiano stia tornando. Ce lo dice la crescita a doppia cifra su base mensile e questo è un buon indicatore. Abbiamo cominciato a investire in questo mercato dieci anni fa e adesso i risultati si vedono. Gli italiani amano la Giordania perché abbiamo tante cose in comune: dal senso dell’ospitalità, al cibo di qualità, all’abbondanza di siti archeologici come ad esempio Jerash, una delle città romane meglio conservate al mondo. Poi abbiamo tante attrazioni uniche come il luogo del battesimo di Gesù e il Mar Morto, la spa naturale più grande del mondo”.


Il punto di forza resta però il patrimonio archeologico della Giordania, in gran parte ancora sconosciuto. “A Petra per esempio, una delle sette meraviglie del mondo, solo il 20% degli oggetti è visibile, il resto è ancora sotto la sabbia”.


Per questo nel mese di maggio si riuniranno in Giordania 480 esperti di conservazione dei beni culturali da tutto il mondo con l’obiettivo di dare una spinta a nuovi scavi.