Roma – “Orietta Berti” è il singolo estratto dall’album “Furiology”, primo lavoro da solista dell’ex Pitura Freska “Furio”, all’anagrafe Marco Forieri.
Il sassofonista e cantante dai lunghi dreads spiega, in un’intervista nello storico negozio di Padova “Il 23 dischi”, da dove nasce il gioco di parole tra il senso dell’orientamento e il sesso dell’Orietta Berti:
“Siccome sono dislessico – dice – i miei quaderni delle elementari lo dimostrano, certe volte quando parlo non riesco a dire le parole, entro nel grammelot veneziano che sostituisce le sillabe o cambio le parole dando altri significati alle parole con il suono simile. Per cui ho perso il senso dell’orientamento diventa ‘il sesso dell’Orietta Berti'”.
L’artista veneziano, 54 anni, oltre 20 dei quali passati a suonare con i Pitura Freska, di quel periodo nel suo nuovo lavoro, confida: “Dei Pitura Freska c’è l’esperienza: 15 anni in serie A servono per imparare un po’ i trucchi del mestiere. Dal punto di vista concettuale direi che è cambiato molto, che é cambiata molto la società. Se esistesse un gruppo come i Pitura Freska adesso non farebbe successo. Allora a dire certe cose potevi fare scalpore”.
Uscito a giugno, “Furiology” contiene dieci brani in cui il musicista abbandona le sonorità reggae e ska, per sperimentare altre sonorità giocando col dialetto veneziano.
“La musica reggae l’ho lasciata un po’ alle spalle, ho provato altre strade che mi hanno dato soddisfazione, questo disco è molto più popolare, contiene musica dance, pop, funk, lounge… Chiamala come vuoi”.